La sigla SIMeF ETS sta per Società Italiana di Medicina Farmaceutica Ente Terzo Settore, una delle associazioni scientifiche più importanti del nostro Paese per quanto concerne l’area del farmaco
1) Parliamo della Società Italiana di Medicina Farmaceutica -per chi non la conoscesse- che cos’è e di che cosa si occupa?
SIMeF Ente del Terzo Settore è un’associazione scientifica senza fini di lucro. Promuove e coordina iniziative di carattere scientifico nel campo delle scienze biomediche applicate alla ricerca e allo sviluppo di nuovi agenti terapeutici, con l’obiettivo di sostenere la ricerca scientifica in Italia. Inoltre, si impegna nella divulgazione delle conoscenze sia in ambito preclinico che clinico e nella formazione scientifica e professionale dei giovani ricercatori. La SIMeF ETS rappresenta ufficialmente le opinioni dei suoi soci in materia di problemi scientifici, tecnici e morali connessi alle loro specifiche attività. Inoltre, mantiene contatti con le istituzioni pubbliche e private nel campo della ricerca farmaceutica, nonché con altre società nazionali ed internazionali che perseguono scopi simili.
È formata da circa 1000 Soci, appartenenti prevalentemente all’industria farmaceutica ed a società di ricerca a contratto, attivi nell’area della ricerca e sviluppo dei farmaci e nelle discipline ad essa collegate. Si contraddistingue per la vastità d’interessi culturali, che coprono estesamente tutta l’area della farmacologia applicata, a livello preclinico e clinico.
2) Come viene svolto il lavoro all’interno della Società?
SIMeF ETS è un’associazione VIVA e VIVACE organizzata in 12 Gruppi di Lavoro dedicati a tematiche specifiche sempre dedicati ai fini sociali. Ciascun Gruppo offre uno spazio dove tutti possono avere la possibilità di esprimersi e dove i soci possono confrontarsi. Le attività principali comprendono l’organizzazione di convegni e riunioni di studio, oltre allo svolgimento di seminari e corsi di formazione rispetto alle tematiche di interesse. Grazie a queste attività, la SIMeF ETS diventa un punto di riferimento e di integrazione per i suoi soci, le autorità regolatorie e le associazioni scientifiche ed industriali, contribuendo all’avanzamento delle conoscenze nel campo della medicina farmaceutica.

3) Ci fate un esempio di Gruppo di Lavoro (GdL)?
Un esempio di Gruppo di Lavoro (GdL) potrebbe essere il “Gruppo Farmacovigilanza”.
Oggi sono coinvolti nelle attività di questo GdL figure professionali provenienti da differenti realtà, con lo scopo di
- condividere, promuovere e diffondere la scienza e le buone pratiche della Farmacovigilanza
- creare tra gli operatori di questo settore una coscienza ed una conoscenza in tale disciplina che siano condivise e consolidate
- supportare giovani colleghi nell’approfondimento delle tematiche di farmacovigilanza
- dar vita ad iniziative formative.
4) Tra i Gruppi di Lavoro (GdL) spicca – per gli studenti e i neolaureati – quello della SIMeF ETS Giovani; quando, per mano di chi e per quale esigenza nasce questo GdL?
Questo GdL è stato istituito per rispondere alle esigenze specifiche dei giovani professionisti nel settore farmaceutico, promuovendo la collaborazione attiva tra i giovani under 35.
In genere, le esigenze specifiche dei giovani professionisti nel settore farmaceutico sono :
- formazione e sviluppo
- networking,
- accesso a risorse e informazioni,
- orientamento professionale,
- conoscenza delle tendenze del settore.
5) Quali sono i ruoli della SIMeF ETS Giovani?
Il Gruppo di Lavoro della SIMeF ETS Giovani offre una piattaforma per la creazione di un network professionale e la possibilità di partecipare a corsi di formazione che permettono lo sviluppo di competenze. Facilita il networking tra i partecipanti, contribuendo a costruire relazioni all’interno della comunità professionale, il che è prezioso per la crescita e lo sviluppo delle future carriere nell’ambito farmaceutico.
6) Spulciando sia sul sito che sul profilo Linkedin (della Società n.d.r.) la Società offre un cospicuo portfolio di eventi di varia natura. Bisogna essere iscritti alla Società per seguire tali eventi? O ci sono prezzi convenzionati per i soci?
Per seguire gli eventi organizzati dalla SIMeF ETS, non è necessario essere iscritti alla Società stessa, anche se alcuni eventi sono riservati solo ai Soci. Sicuramente i Soci SIMeF ETS fruiscono gratuitamente o con quote d’iscrizione ridotte. Molti eventi, soprattutto gli eventi dedicati ai giovani, sono gratuiti per i Soci.
7) Come Società Scientifica in ambito farmaceutico secondo voi quali sono i settori, sia presenti che futuri, nei quali uno studente o un neolaureato dovrebbe puntare?
Le esigenze dei giovani professionisti nel settore farmaceutico includono anche la necessità di considerare il proprio orientamento e obiettivo di carriera in un mondo in rapida evoluzione. Questo significa essere consapevoli delle tendenze del mercato e della trasformazione digitale che stanno cambiando il panorama del settore. Inoltre, è importante considerare le trasformazioni aziendali, poiché le strategie e i modelli di business delle aziende possono variare nel tempo. Pertanto, i giovani professionisti cercano supporto e orientamento per adattare le proprie carriere a queste dinamiche, identificando opportunità e sviluppando competenze pertinenti per rimanere rilevanti e contribuire al successo dell’industria farmaceutica.
8) Essendo l’industria farmaceutica un asset di primo livello nella crescita di un Paese, non solo economicamente ma anche per l’enorme bagaglio scientifico che comporta, l’Italia quali strategie, secondo voi dovrebbe attuare per migliorare la sua situazione?
Per migliorare la situazione dell’industria farmaceutica in Italia, potrebbero essere adottate strategie come l’incremento degli investimenti nella ricerca e sviluppo, la semplificazione dei processi regolatori, la promozione dell’innovazione e della collaborazione tra industria, istituzioni accademiche ed enti di ricerca.
9) Sempre secondo voi e in riferimento anche alla domanda precedente, l’Università potrebbe avere un ruolo fondamentale in questo? E quale?
Nel contesto della crescita dell’industria farmaceutica in Italia, l’Università potrebbe svolgere un ruolo fondamentale. Questo coinvolgimento può avvenire in diverse forme. Innanzitutto, le università possono fornire una solida formazione agli studenti nelle discipline legate alla medicina farmaceutica, preparandoli per le sfide e le opportunità del settore. Inoltre, possono promuovere la ricerca scientifica e la collaborazione con l’industria farmaceutica, consentendo la realizzazione di progetti congiunti per lo sviluppo di nuovi farmaci e terapie. Un altro aspetto cruciale è la capacità delle università di adattare i loro programmi di studio per riflettere le tendenze attuali, come la digitalizzazione, l’evoluzione delle tecnologie nell’ambito farmaceutico e quali ruoli sono ricercati in azienda. Ciò assicura che i laureati siano pronti per affrontare le sfide legate alla trasformazione digitale e alle nuove esigenze del settore.
Lasciamo qui per il lettore il sito web della SIMeF e il sito del 2° Congresso della stessa: